Nasce al San Gerardo il Centro Studi sul tumore mammario Raffaella Trabattoni

Già operativo con due progetti di ricerca per cambiare la storia della malattia

La generosità di una donna e della sua famiglia fanno
germogliare la ricerca di base sul tumore al seno. Si apre infatti all’ospedale San Gerardo di
Monza la sede operativa del “Centro Studi sul tumore mammario Raffaella Trabattoni”,
istituito e formalmente afferente ad un Ente esterno senza fini di lucro, il Consorzio A&Q.

L’atto di donazione prevedeva infatti che il fondo venisse utilizzato per realizzare studi pre-
clinici, ma con ricadute cliniche sulle pazienti.

Una donna bella dentro e fuori, carica, combattiva: ecco chi era Raffaella, una delle tante
donne che ogni anno si ammalano di tumore al seno; in Italia sono quasi 53.000, nella
provincia di Monza e Brianza quasi 2500, ma come ogni donna era unica per la sua famiglia.
“Anche le forme biologicamente più favorevoli, quelle che esprimono i recettori ormonali,
possono dare metastasi, più frequentemente alle ossa e al polmone – specifica la prof.ssa
Marina Cazzaniga, oncologa, Direttore del Centro Ricerca Fase 1 della ASST di Monza e

ricercatrice del Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano-
Bicocca -. Oggi abbiamo tanti farmaci e molti protocolli di ricerca che possono rallentare

l’evoluzione della malattia, anche a Monza: l’istituzione nel 2017 del Centro di Ricerca ci ha
permesso di poter offrire alle nostre pazienti oncologiche ma non solo, farmaci innovativi
che altrimenti avrebbero avuto solo spostandosi in altri Centri”.
Raffaella era una donna forte e coraggiosa, ha fatto un lungo percorso di vita accompagnata
dalla malattia, alla quale però non ha mai ceduto il passo.
“Ho seguito Raffaella nel suo percorso di malattia avanzata per 7 lunghi anni – prosegue la
prof.ssa Cazzaniga – insieme abbiamo cercato sempre l’equilibrio fra le cure e la sua qualità

di vita, sostenute da suo marito. Oggi Raffaella non c’è più, ma grazie alla loro generosità
abbiamo costituito a Monza il Centro Studi sul tumore mammario Raffaella Trabattoni: per
proseguire le nostre ricerche sulla terapia metronomica, che anche Raffaella aveva utilizzato
con successo, ma spaziando anche ad altri studi pre-clinici, in collaborazione con il
laboratorio di medicina molecolare dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca”.
Un percorso, dunque, fra ricerca e condivisone degli obiettivi di vita quello che oggi trova il
suo compimento nell’inaugurazione di questo centro di studi, sede simbolica nel Centro di
Ricerca Fase 1, vicino al cuore delle pazienti, ma aperto al mondo accademico e scientifico.
“Grazie al Centro Studi Raffaella Trabattoni, con Nicoletta Cordani e Maria Grazia Cerrito,
colleghe dell’Università Milano-Bicocca, stiamo lavorando su due progetti molto importanti
per noi e per le nostre pazienti – conclude la prof.ssa Cazzaniga -. Il primo riguarda lo studio
dei meccanismi di resistenza agli inibitori CDK 4/6, che oggi sono la terapia standard per le
pazienti con tumori che esprimono i recettori ormonali, come la malattia di Raffaella; il
secondo è uno studio di frontiera, in collaborazione con l’Istituto Besta e con il gruppo del
prof. Augusto Pessina dell’Università degli Studi di Milano: è una ricerca che riguarda
l’impiego delle cellule mesenchimali per veicolare il farmaco chemioterapico, con il duplice
scopo di mirare il tumore come un bersaglio e rilasciare a questo livello il farmaco. Abbiamo
sempre lavorato sulla medicina di precisione, massimo effetto sul tumore, pochi effetti sulla
qualità della vita dei pazienti; la chemioterapia metronomica e le nuove ricerche sulle cellule
staminali potrebbero cambiare parte della storia di malattia di altre donne come lei. Raffaella
ancora una volta non ha ceduto il passo alla sua malattia, oggi la combatte solo con armi
diverse”.

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