MALATTIE REUMATICHE E FARMACI……

……..LA PERSONA MALATA ABBIA LA PRIORITA’ SUL BUDGET.

 

 

 

Nasce un documento di posizione sull’uso di farmaci biologici e biosimilari stilato dalle 18 associazioni pazienti reumatici. Un documento nuovo, che chiarisca la posizione dei protagonisti delle malattie reumatiche, le persone malate, Si affiancherà a quello della Società Italiana di Reumatologia e vuole rappresentare una risposta ai numerosi quesiti che pervengono da parte dei pazienti italiani, talora costretti alla migrazione in altra regione per poter seguire la cura che ha dato benefici.

L’approvazione da parte di EMA ed AIFA di più biosimilari per le malattie reumatiche anche per uno stesso farmaco originatore e la loro entrata sul mercato italiano ed europeo ha dato luogo ad una serie di normative e Position Paper. Documenti che hanno sollevato dubbi e difficoltà  nell’adozione più o meno condivisa dei farmaci biosimilari.

 

“La nostra posizione é di ampia apertura al biosimilare” sottolinea la Presidente di ANMAR Silvia Tonolo “per i pazienti finora mai trattati con terapie biologiche (Nuovi o che le abbiano sospese da un periodo di tempo non inferiore al doppio del tempo di wash out previsto per ogni singolo farmaco di riferimento), e per tutti quei pazienti che, correttamente ed approfonditamente informati, condividano consapevolmente lo switch. Ampia anche la disponibilità a condividere la scelta di un eventuale passaggio da un farmaco all’altro , purchè basata in primis sul beneficio per il paziente, ma assoluta contrarietà e contrapposizione ad uno switch forzato, senza altra giustificazione che il risparmio e senza percorrere nessuna strada alternativa” .

Non si può quindi costringere una persona che ha avuto benefici dal trattamento a cambiarlo non già proponendogli la possibilità di avere più facile accesso al controllo specialistico o migliore controllo della propria condizione, bensì un risparmio generalizzato e non meglio identificato nella spesa sanitaria.

 

 

ANMAR ribadisce, come peraltro sancito anche dalla L. 232/2016, che è compito del reumatologo la decisione di proporre lo switch da biologico a biosimilare e lo stesso deve fornire quelle informazioni che consentano al malato di condividere tale scelta ed approvarla. Principio condiviso con le Società Scientifiche di riferimento: Società Italiana di Reumatologia (SIR) e Collegio Reumatologi Italiani (CreI), cui ANMAR ha chiesto di sorvegliare perché la scelta di switch sia effettivamente condivisa con il paziente e non sia dovuta esclusivamente ad imposizioni, anche psicologiche, come l’assegnazione di obiettivi di budget, o la minaccia di recupero in solido di eventuali sforamenti, ecc.

Il Position Paper sarà presentato al prossimo Congresso Europeo di Reumatologia in programma dal 16 al 18 giugno prossimi ad Amsterdam.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *