ATTIVITA’ FISICA RIDUCE IL RISCHIO DI GLAUCOMA
Il movimento ha benefici ormai assodati ma oggi una nuova ricerca ha scoperto che può diminuire anche il rischio di glaucoma.
Malattia che solo in Italia interessa almeno un milione di persone e 61 milioni negli Stati Uniti[1]. Lo studio, coordinato da Victoria Tseng, dell’Università della California, ha rivelato che i soggetti che fanno attività più vigorosa e più frequente hanno il 73% di rischio in meno di sviluppare la malattia che rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo secondo l’OMS.
“Individuare strategie di prevenzione anche tra l’adozione di stili di vita corretti è fondamentale” sottolinea il Professor Luciano Quaranta Specialista in Oftalmologia e Responsabile del Centro Glaucoma degli Spedali Civili di Brescia “anche perché nel momento in cui la riduzione della visione periferica viene percepita dal paziente il danno è già avvenuto ed è irreversibile”.
La buona notizia è che corretti stili di vita possono diminuire il rischio: mentre chi ha ricevuto la diagnosi l’attività fisica è consigliabile ma con alcune cautele: meglio evitare allenamenti di crossfit intensi, l’uso di panche ad inversione e posizioni yoga ‘asana’ in cui la testa si trova in basso rispetto al corpo [2]. Anche sport caratterizzati da sforzi eccessivi come il sollevamento pesi possono essere dannosi. Bene invece il nuoto purché gli occhialetti non siano troppo piccoli o stretti. ” spiega Quaranta “ormai sappiamo che sia l’esercizio dinamico che quello isometrico, specie se intensi, abbassano la pressione oculare e la pressione sistemica. Ecco perché lo sport è consigliato con alcune accortezze: alcuni giovani adulti possono sperimentare una cecità temporanea a causa della carenza dell’afflusso di sangue all’occhio. Meglio evitare invece le immersioni in profondità nei soggetti con tono oculare superiore a 24 mmHg perché la pressione sul bulbo potrebbe provocare una carenza di sangue e una sofferenza a livello della retina”.