L’OLIO PERSANI, DA TRENTA ANNI IN PRIMA LINEA PER LA SALUTE

«Giova sicuramente a un piacevole ampliamento di conoscenza la panoramica dispiegata in ‘Pianeta Salute’ nell’Inserto di approfondimento a firma Camillo Pisano. Una panoramica che, nel suo dipartirsi dal tema narrativo dell’Olio Persiani, va illustrando con vividezza i molteplici aspetti evolutivi di quella squisitezza rurale costituita, al nascere, dal frutto della forte-nobile pianta dell’ulivo e, nel prosieguo dei ritmi ciclici della natura intrecciati alla cultura agricola applicata dalla mente e dalla mano dell’uomo, rappresentata dal prezioso prodotto dell’olio extravergine di oliva.

Gli aspetti indagati sul ‘frutto’ oliva (come in particolare la gamma delle caratteristiche organolettiche) e sui processi di creazione del prezioso olio vengono proposti all’attenzione del lettore anche su un piano precipuamente scientifico: si staglia così – ad inizio del 2019 in questo numero 203 del magazine ‘Pianeta Salute’ diretto da Michele Cènnamo – un ulteriore ed efficace spaccato divulgativo, e in questo caso specifico in fatto di nutraceutica.
Un campo d’azione – quello della scienza sugli alimenti che combina e ottimizza in sé il campo della nutrizione e quello della farmaceutica – il quale campo logicamente non può prescindere dal dato numerico nello sviluppo dei suoi stessi processi di indagine, e dunque (proprio per osservanza del suo stesso paradigma ermeneutico-conoscitivo) non può prescindere dalie interrelazioni quanti-qualitative dei componenti delle singole ‘entità-cibo’ che di volta in volta siano prese in considerazione.
Lo slancio dell’approccio divulgativo che in tal senso viene espresso sulle pagine di ‘Pianeta Salute’ disponibili dall’avvento del 2019 può, a parere di chi qui scrive, essere letto quale testimonianza di sguardo attivo e consapevole su quanto interagisce, a vari livelli, con la polivalente dimensione della nostra salute. Ivi compresa l’interazione agìta dalla “cifra” più autentica dei componenti che entrano in contatto con la nostra ‘dimensione salute’.
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Marina Palmieri

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