La Democrazia Cristiana di domani, per tornare ai valori veri della politica

Intervista a Marina Assandri, vicesegretario nazionale della Democrazia Cristiana e
coordinatrice della Lombardia

 

 

DI GIOVANNI ABRUZZO

Governi gialloverdi e giallorossi, sovranisti, populisti e sardine in piazza a caccia
dell’ultimo voto, come è avvenuto una settimana fa per le elezioni regionali in Emilia
Romagna e Calabria. E’ questo lo scenario politico italiano del Terzo Millennio.
Sono sempre tanti però gli italiani che rimpiangono la “vecchia e cara” politica degli
anni Sessanta, Settanta e Ottanta, con i governi di Centrosinistra, quelli monocolori,
quelli balneari e quelli ombra. Almeno c’era dialogo, c’era confronto fra i vari
schieramenti e non una politica “urlata” come quella di oggi. Una realtà di questi
mesi è il ritorno del Partito della Democrazia Cristiana che accelera per far
“rinascere” il Paese in nome di ideali che furono quelli di Alcide De Gasperi e Aldo
Moro, per ricordare i due statisti più rappresentativi di questo partito.
Ne parliamo con Marina Assandri, vicesegretario nazionale della Democrazia
Cristiana e coordinatrice della Lombardia.
Perché Democrazia Cristiana?
“I cristiani con questa diaspora sono condannati alla irrilevanza politica. Per questa
ragione si è voluto ridare vita alla Democrazia Cristiana, per tutti coloro che portano
avanti ideali cristiani e possano riconoscersi e confrontarsi in una casa comune,
aperta a tutte le confessioni cristiane. Perciò in questa maniera possiamo tornare a
contare politicamente facendo sentire la loro voce, così per poter riportare nella
nostra società scristianizzata un’anima”.
Tutti sono democratici, ma quali sono le differenze reali?
“Lascio le beghe e le sfumature ad altri, continua il vicesegretario nazionale della
Democrazia Cristiana Marina Assandri, noi guardiamo a casa nostra perché? Perché
noi siamo diversi, noi siamo un partito che ha regole, selezione, spiritualità, capacità
e al centro c’è la persona. Ovviamente il nostro partito è aperto a tutti coloro che
nutrono interesse per una visione della vita che mette al centro i valori, le regole, la
promozione e la salvaguardia del bene inalienabile della vita: la cultura della sacralità
della vita stessa, la natalità, la persona, le persone diversamente abili, la famiglia, la
salute, l’istruzione, la solidarietà, l’alimentazione, l’ambiente, ecc. Questo significa
che la porta d’ingresso del Partito non è come tutte le altre che sono verticali, la
nostra è orizzontale e chiunque vorrà entrare dovrà chinarsi un tantino. Ecco perché
la Democrazia Cristiana è diversa, avere spirito di servizio, perché la Politica è una
Missione al servizio degli altri e del Paese”.
Cosa manca oggi?

“Non esistono più partiti, ma solo leader incapaci di fare una selezione e di dare delle
regole per guidare questo Paese. Sono questi i temi da porsi, non le urla, gli
schiamazzi cui assistiamo quotidianamente. Non esistono più le identità di partito, ma
solo le sfumature”.
Vi richiamate ai leader storici della Democrazia Cristiana, in un’ottica di modernismo
che guarda al passato?
“Noi della Democrazia Cristiana, afferma il vicesegretario nazionale della
Democrazia Cristiana Assandri, siamo tornati orgogliosi delle nostre radici, sulla scia
dei leader storici come Alcide De Gasperi, Aldo Moro, Amintore Fanfani, Benigno
Zaccagnini. A tal proposito, come disse Alcide De Gasperi ‘è indispensabile un
modello di sintesi alta per rendere la democrazia l’abito di tutti i cittadini’. Un’ottica
di modernismo che guarda al passato, che rilanci un’autonomia della politica
cristianamente/spiritualmente ispirata, in spirito di laicità, dove i principi di cultura
(intesa come essenziale delle nostre radici), abbracci ogni espressione di questa terra
che si chiama Italia. Un Paese che non conosce la propria cultura è destinato a morire.
In riferimento a questo e affrontando in modo più specifico e coreutico, l’ambito
culturale/artistico nella sua totalità (musica, pittura, opera, balletto, teatro), occorrerà
rivederne i contenuti programmatici e didattici Il professor Attilio Martignoni, punta
di riferimento per la Democrazia Cristiana ne sarà portavoce”.

partitodemocraziacristiana@gmail.com

assandrimarina16@gmail.com

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