IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS di Alberto Zangrillo

Ebook: euro 2,99

IL RACCONTO SINCERO DI CHI STA AFFRONTANDO IN TRINCEA L’EPIDEMIA, NELLE PAROLE DI UN PROTAGONISTA: IL DIRETTORE DELL’UNITÀ DI TERAPIA INTENSIVA GENERALE E CARDIOVASCOLARE DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE DI MILANO

SE IL PICCO DELL’EMERGENZA PUÒ DIRSI PASSATO, QUALE FASE 2 CI ATTENDE? COME RIPROGRAMMARE LA NOSTRA MENTE DOPO QUESTO TSUNAMI SANITARIO, SOCIALE, ECONOMICO?

I PROVENTI DERIVANTI DALLA VENDITA DELL’EBOOK ANDRANNO AL “CENTRO RICERCA DI ANESTESIA E RIANIMAZIONE DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE” DIRETTO DA ALBERTO ZANGRILLO E GIOVANNI LANDONI

“Il 3 marzo, nel pomeriggio, mi recai con un collaboratore a visitare l’Ospedale Maggiore di Lodi, l’epicentro della zona rossa. Al termine di un breve meeting nella sede della Direzione generale ospedaliera, dove incontrai i vari dirigenti e alcuni primari, avrei finalmente fatto conoscenza con il virus”. Cominciano così per Alberto Zangrillo, direttore dell’unità di terapia intensiva generale e cardiovascolare dell’Ospedale San Raffaele di Milano, settimane e settimane di trincea contro il COVID-19. Gomito a gomito con collaboratori e infermieri infaticabili, nei giorni drammatici dell’epidemia ha coordinato la nascita di due nuovi reparti di terapia intensiva e dato avvio a una task force di specialisti a sostegno dei pazienti più critici e delle aree più colpite. Disponibile dal 30 aprile nella serie di instant Ebook“Molecole” di Piemme, un racconto di quotidiano impegno e coraggio, che unisce agli aspetti medico-scientifici di un grande nome della medicina italiana, l’aspetto più umano di quei giorni: la paura dell’ignoto, il dramma delle morti, la speranza, l’abnegazione di tanti. E se, nelle parole di Zangrillo, “prima o poi sarà chiaro a tutti che l’Italia, primo Paese del mondo occidentale funestato dall’epidemia, ha reagito con prontezza, competenza ed efficacia”, altrettanto forte è l’appello perché il Sistema Sanitario Nazionale finalmente riconosca appieno, anche fuori dall’emergenza, lo straordinario contributo professionale del personale infermieristico e soprattutto sostenga di più la ricerca, la stessa che dovrà ora trovare farmaci e vaccino contro il COVID-19. Ma se i giorni di più drammatica emergenza sembrano lontani, anche la Fase 2 preoccupa in questo racconto che lascia intravedere le tante sfide e la difficoltà emotiva di una nuova “normalità” tutta da costruire.

ALBERTO ZANGILLO, genovese di nascita e milanese di adozione, da più di 30 anni lavora all’Ospedale San Raffaele di Milano, dove dirige l’unità di terapia intensiva generale e cardiovascolare. Prorettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele è professore ordinario di Anestesia e Rianimazione. Nel momento più difficile dell’emergenza Covid-19 ha coordinato la nascita di due nuovi reparti di terapia intensiva e una task force di specialisti a sostegno dei pazienti più critici e delle aree più colpite dall’epidemia.

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