NEXT GENERATION UPP. Al via il progetto di UniBS e UniBG per ridurre i tempi della giustizia

Reclutati i primi neolaureati e ricercatori che si occuperanno del progetto per il quale i due atenei lombardi hanno ricevuto un finanziamento di 1 milione di euro da parte del Ministero della Giustizia

Prende il via il progetto “Nuovi schemi collaborativi tra Università e Uffici Giudiziari Per il miglioramento dell’efficienza e delle Prestazioni della giustizia nell’Italia NordOvest – NEXT GENERATION UPP”, che vede coinvolte insieme l’Università degli Studi di Brescia e l’Università degli studi di Bergamo per la riduzione dei tempi della giustizia grazie al finanziamento di 1 milione di euro ricevuto dal Ministero della Giustizia (finanziamenti PON Governance 2014-2020).

Il progetto – che coinvolge anche l’Università del Piemonte orientale, Milano Statale, Bicocca, Insubria, Pavia, nonché l’Istituto Universitario di Studi Superiori di Pavia e i Politecnici di Torino e Milano – è finalizzato alla ricognizione dello stato di attuazione degli UPP presso gli Uffici Giudiziari, alla verifica delle criticità che ostacolano un ottimale utilizzo delle risorse e l’accompagnamento degli Uffici Giudiziari nel processo di riorganizzazione dei propri processi interni, sfruttando al meglio le opportunità offerte dalla digitalizzazione, dall’istituzione di banche dati, dalle tecniche di controllo di gestione applicate all’amministrazione della giustizia e – auspicabilmente – per un ripensamento profondo dell’organizzazione dell’attività giurisdizionale. 

Inserito nel quadro di un’iniziativa ministeriale che ha portato al finanziamento di 6 macro-progetti presentati da altrettanti consorzi stretti fra 57 Università pubbliche, il progetto “NEXT GENERATION UPP” rappresenta un’importante occasione per instaurare nuove relazioni fra gli Atenei e gli apparati della Giustizia a tutti i livelli (locale, regionale, di area e a livello nazionale)

Dopo una prima fase di ricognizione relativa al funzionamento degli uffici del processo già operanti nel distretto giudiziario di competenza delle Università di Brescia e Bergamo (ovvero presso la Corte d’Appello di Brescia e i Tribunali di Brescia, Mantova e Cremona), partirà un’indagine sugli uffici giudiziari nei quali ancora manca questa struttura organizzativa, ovvero il Tribunale per i minorenni di Brescia e il Tribunale di Bergamo.

L’Università degli Studi di Brescia ha già bandito le prime borse di studio e i primi assegni di ricerca finalizzati al reclutamento di giovani neolaureati e ricercatori da impiegare nell’ambito del progetto. In particolare, il Dipartimento di Giurisprudenza ha reclutato tre borsisti che si occuperanno, nei prossimi mesi, dell’attività di ricognizione e di raccolta dei dati presso gli uffici giudiziari, nonché di supportare il monitoraggio e il processo di valutazione previsti dal progetto. Anche il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale ha reclutato un assegnista di ricerca che si concentrerà sul procedimento giudiziario civile, occupandosi dei modelli per la gestione dei flussi in ingresso e degli arretrati. Si stanno invece per concludere le procedure indette dal Dipartimento di Ingegneria per l’Informazione per il reclutamento di due assegnisti e di due borsisti che si dedicheranno allo “Studio e progettazione dell’interazione con un Data Lake giurisprudenziale”, al “Supporto alla definizione del catalogo delle attività e delle procedure per l’attivazione ed il potenziamento degli Uffici per il processo” e alle “Tecniche di machine learning e deep learning per lo sviluppo di sistemi di supporto alle decisioni e l’estrazione della conoscenza da documenti testuali in ambito giurisprudenziale”.

Per l’Università degli studi di Bergamo, il coordinamento del progetto è in capo al Dipartimento di Giurisprudenzama l’attività di ricerca si rifà a un’ampia gamma di competenze multidisciplinari, grazie al coinvolgimento di ricercatori e docenti afferenti ai Dipartimenti di Scienze economiche, Ingegneria gestionale, dell’informazione e della produzione.

In particolare la prima borsa di ricerca attivata dall’Università di Bergamo è di ambito gestionale e la borsista affiancherà il team dei docenti che intendono procedere alla fotografia della situazione degli UPP a Bergamo e a Cremona attraverso una prima ricognizione delle esigenze degli uffici di Bergamo e di Cremona mediante l’interlocuzione con gli uffici stessi e poter poi meglio definire le competenze necessarie nelle fasi successive di mappatura e di analisi dei processi.

Nelle prime riunioni tra il team dei docenti e la borsista è stato definito il piano operativo che prevede la definizione di un glossario comune, la ricognizione e messa a sistema delle  informazioni già disponibili e acquisibili dalle altre unità. Il progetto verrà affinato attraverso la curvatura delle linee generali del progetto e le esigenze delle sedi locali.


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