VITA IN FAMIGLIA AI TEMPI DEL COVID/19

Come insegnare ai figli a non avere paura

 

I consigli della dott.ssa Monica Massa,

psicoterapeuta di Milano, Terapeuta Emdr corsi evolutivi e meditazione

www.monicamassa.it Instagram @massamonicashreya

La crescita esponenziale dei malati di Covid 19 ha spinto il governo italiano a
assumere misure sempre più restrittive, per fronteggiare la propagazione del rischio
del virus.
Ormai la maggior parte degli adulti lavora in modalità smartworking, mentre i
giovanissimi sono a casa da scuola bombardati dall’effetto mediatico e collegati alle
lezioni con la scuola dalla rete. Mai come prima d’ora, a causa della prolungata
convivenza fra le pareti domestiche, si passa più tempo con i familiari. Come sfruttarlo
al meglio? "Evitiamo di condividere l'ansia e trasmettiamo ai figli un senso di fiducia e
di tranquillità, con la forza d’animo che ci appartiene”, consiglia la dott.ssa Monica
Massa psicoterapeuta di Milano e supervisore della Terapia Emdr, corsi evolutivi e
meditazione. Il primo passo per dare sicurezza ai figli è valorizzare le piccole cose
quotidiane.
La casa in questo frangente è diventata un luogo dove i ritmi ora sono caratterizzati
dalla presenza, dalla condivisone, dall’unione. E cosa ritroviamo? Le nostre
reazioni emotive, i ritmi da organizzare con i figli a casa, i compiti da seguire e un
mondo di pensieri inevitabili. Un'occasione per ritrovare magari “una quotidianità
perduta”. C’è in particolare una possibilità unica: ricordarci chi siamo, della forza
in noi, di trasmetterla anche ai figli e a chi ci circonda, anche a distanza, di essere noi
stessi cambiamento storico, resilienza con amore, restituendoci la dimensione della
vera collettività.
Cosa dire ai figli se sono spaventati? Se i figli sono piccoli si informano su che
cosa accade, si spiega loro con semplicità, che cos’è un virus sottolineando anche la
capacità del nostro fantastico sistema immunitario di reagire “positivamente” a difesa
della nostra salute.
In generale, i figli chiedono sicurezza e noi se rimaniamo saldi nella fiducia e nella
positività gliele trasmettiamo. Se hanno paura li si rincuora, se sono spaventati li si
rassicura, se piangono li si consola. Con i figli più grandi si condividono le informazioni
dando peso alle possibilità di apertura e non caricando ulteriormente con le proprie
emozioni di paura e di preoccupazione: teniamoli liberi. Nel frattempo, farebbe bene scherzare con loro, distrarsi e alleggerire le giornate.
Ricordandoci tutti che siamo in grado di attraversare questo tempo e di andare oltre,
di fronteggiare le nuove prove di vita, un passo alla volta.
Ecco alcuni consigli pratici:
Al mattino:
Accogliere i figli con il sorriso e parole gentili.
Organizzare la giornata suddividendo i compiti e le attività libere, decidendo le regole
della convivenza. Le regole servono ad avere degli accordi rispettati e riconosciuti, a
maggior ragione nei momenti in cui l'ansia e le preoccupazioni sono più forti. Se avete
l’abitudine potete iniziare la giornata con una breve meditazione, anche ripetendo
l’Om, la sillaba sacra, che vi aiuterà a proteggere la vostra mente dai pensieri
pressanti.
Durante il giorno usare toni pacati e affettuosi.
Se in famiglia ci sono anziani, coinvolgere per quanto possibile i giovani con
attenzioni e cure, di amore e compassione verso di loro anche se sono lontani: si
possono conttattare con una telefonata in più per non farli sentire soli.
I social: adulti e giovani è bene che evitino di chattare tutto il giorno considerando
questo tempo come un tempo “ritrovato”. Evitare possibilmente di parlare troppo del
virus.
A tavola: mantenere i pasti regolari, a tavola si consiglia vivamente di non tenere la
televisione accesa, si piuttosto accendete alla musica. Dopo pranzo si può fare
qualche gioco collettivo, in famiglia. L'importante è ritrovarsi a stare insieme con
serenità, cercando di collaborare anche sui compiti della casa, per il bene comune.
Commenti alle notizie che ci bombardano da tv e radio: è giusto seguire gli
aggiornamenti ma contro l'eccesso l'antidoto è favorire anche qualche ora di
silenzio al giorno, distraendosi con altre attività piacevoli, quali oltre al gioco,
l’attività fisica, il riposo, la meditazione, lo yoga, o qualunque attività di svago
piacevole, una lettura, cantare, dipingere e disegnare, fare giardinaggio.
Infine, ricordiamoci che l’emergenza ha un suo tempo, nulla dura per sempre.

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