LA TRIESTINA BIOVALLEY INVESTMENTS ACQUISISCE SWISS INTEGRATIVE CENTER FOR HUMAN HEALTH, CENTRO DI RICERCHE SVIZZERO ALL’AVANGUARDIA NEI SETTORI BIOMEDICALE E DELLE BIOTECNOLOGIE

BIOVALLEY INVESTMENTS PROSEGUE GLI INVESTIMENTI PER ACCELERARE LA CRESCITA E L’INCUBAZIONE DI IMPRESE INNOVATIVE NEL BIOHIGHTECH A LIVELLO INTERNAZIONALE

 

 

 

 

 

Biovalley Investments S.p.A. -; ha perfezionato l’acquisizione dell’88% di Swiss Integrative Center For Human Health (SICHH), Centro di Ricerca svizzero, specializzato in soluzioni e sistemi innovativi nei settori industriali delle tecnologie mediche, bioinformatiche e delle biotecnologie.

Il SICHH, che ha sede presso l’incubatore Bluefactory di Friburgo, è attivo in particolare nella diagnostica salivare di precisione non invasiva. Attualmente SICHH occupa 14 ricercatori e tecnici, con numerose pubblicazioni scientifiche ed un brevetto attivo dal 2021, su una metodologia preanalitica che ha permesso al SICHH di commercializzare test salivari per Covid-19 per la sorveglianza della popolazione.

Biovalley Investments ha acquisito la maggioranza delle quote del SICHH, mantenendo però il partenariato pubblico-privato: restano con quote di minoranza l’Università di Friburgo, l’Institut et Haute Ecole de la Santé, La Source di Losanna, l’Université de Neuchâtel, lo Swiss Institute of Bioinformatics, l’HFR Fribourg – Hôpital cantonal e l’Istituto Cardiocentro Ticino.

Resteranno comunque in Svizzera le attività di ricerca e sviluppo e il supporto all’innovazione, anche con l’obiettivo di favorire la crescita delle imprese innovative italiane in quei territori.

La mission di Biovalley Investments è promuovere la crescita di un innovativo ecosistema BioHighTech in Friuli-Venezia Giulia, in Veneto e, oltreconfine, nella macro regione Alpe Adria, tutti territori già molto all’avanguardia nell’ambito della ricerca scientifica.  Il percorso strategico BioHighTech prevede investimenti nei settori del Biomedicale (BioMed), delle Biotecnologie (BioTech) e dell’Informatica medica e bioinformatica (BioICT).

Il percorso di questo ecosistema BioHighTech si sviluppa attraverso l’accelerazione dell’incubazione e della crescita di start up e PMI innovative e ha visto già diversi importanti passaggi, come, a Trieste, la gestione da parte di Biovalley Investments SpA, e di società partecipate o controllate, dell’Urban Center; l’acquisizione del Business Innovation Center; l’erogazione di servizi alle aziende dell’Area Science Park con un Cloud HPC Data Center. L’acquisizione del SICHH è un ulteriore passo in questa direzione: il Centro rappresenta infatti un’eccellenza internazionale e riconosciuta espressione di un altro territorio fertile nell’ambito della ricerca e sviluppo – il Canton Friburgo – forte di una rete di oltre 250 operatori del settore.

A seguito dell’intervento di Biovalley Investments, l’Assemblea dei Soci ha nominato due italiani nel nuovo CdA di SICHH: Diego Bravar, già Presidente di Biovalley, e Giovanni Loser, già AD di Biovalley. La Governance del SICHH è stata rinnovata grazie anche alla nomina del nuovo Direttore italiano, la Dott.ssa Lavinia Alberi Auber, già Direttrice della ricerca neurologica del Centro.

Diego Bravar, Presidente di Biovalley Investments, ha dichiarato: “Non è il nostro primo passo a livello internazionale. Con questo investimento puntiamo su una regione più lontana della macro regione Alpe Adria, ma molto affine al Friuli-Venezia Giulia per l’alta densità di startup innovative, che è addirittura superiore a quella di Trieste, ovvero la più alta in Italia.”

“Il SICHH, infatti, – prosegue Bravar – è un’eccellenza internazionale che si sta distinguendo in particolare per lo sviluppo e l’erogazione di test salivari all’avanguardia per il Covid-19. Siamo molto orgogliosi e soddisfatti di poter far crescere con la ricerca del SICHH l’innovazione industriale non solo nei territori svizzeri, ma anche in Italia.”

“Abbiamo già definito nuovi progetti di R&D per la crescita – conclude Bravar – Anzitutto lo sblocco di alcuni brevetti, oltre alla creazione di importanti sinergie, come con Biovalley, in particolare per il Chemomaker, un robot in grado di dosare i farmaci per i pazienti oncologici in ambiente ospedaliero. A tal fine utilizzeremo anche le numerose tecnologie ad alto potenziale del SICHH, che hanno già permesso di sviluppare un innovativo test salivare per il Covid-19. Per i prossimi sei mesi abbiamo già pronti quattro progetti di R&D condivisi e prevediamo di potenziare anche il personale specializzato del Centro. Vogliamo consolidare la posizione del SICHH come un Centro di riferimento per lo sviluppo di tecnologie integrate sulla salute umana sia in Svizzera sia a livello internazionale.”

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