SI “ALLARGA” IL FREEZER DEGLI ITALIANI: CRESCONO I CONSUMI (PER 1 SU 2) E LA FREQUENZA D’ACQUISTO DI SURGELATI. 3 SU 4 HANNO ASSAGGIATO ANCHE NUOVI PRODOTTI SOTTOZERO

Post pandemia, complici le nuove esigenze di vita in casa, tra smart working e pasti casalinghi, la quasi
totalità degli italiani (98%) oggi consuma prodotti surgelati e 1 su 2 (54%) dichiara di averne aumentato
l’acquisto nell’ultimo biennio. Tra gli effetti della crescita dei consumi di frozen food, l’impennata nelle vendite
di freezer (+32% nel 2020) e di frigoriferi di grandi dimensioni con congelatori più capienti (+40%), per venire
incontro alle nuove abitudini alimentari e alle esigenze di consumatori bisognosi di più spazio ed efficienza.

 Il 61% degli italiani dichiara di consumare i surgelati almeno 2 volte a settimana. I consumatori più frequenti
sono gli under 35 e le famiglie con figli piccoli, che nel 70% dei casi portano in tavola i frozen food oltre 2 volte
a settimana. È questa la fotografia inedita, scattata dall’IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati in
collaborazione con BVA-Doxa, che ha indagato i nuovi trend del comparto emersi dal 2020 ad oggi.

 Oltre 7 italiani su 10 (74%) dichiarano di aver messo nel proprio freezer, nell’ultimo biennio, prodotti surgelati
mai provati prima, assaggiando un po’ tutte le tipologie. Vegetali, ittici e pizze surgelate si confermano i
prodotti “must have”, anche post Covid. Ma con alcune differenze: le verdure risultano più amate dai single
senza figli (44%), mentre il pesce ha conquistato sempre più spazio sulle tavole delle famiglie con bambini
piccoli (40%).

 Praticità (70%), ma anche possibilità di variare spesso il menù (37%) e di ridurre gli sprechi (25%) sono i
principali driver che hanno spinto i consumatori ad incrementare l’acquisto di surgelati, che ha registrato una
crescita anche on line: +21% circa solo nel 2021.

“Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei” scriveva nel 1825 il gastronomo francese Jean Anthelme Brillat-
Savarin. Dopo quasi due secoli questa idea è attuale come non mai, proprio perché le scelte di consumo a tavola
sembrano rispecchiare appieno i trend e i cambiamenti sociali che la recente crisi pandemica ha contribuito ad
alimentare. Tra lockdown, maggiore tempo trascorso in casa e una crescente propensione a fare scorte alimentari, nel
biennio scorso si è registrato un boom di consumi di prodotti surgelati in tutti i segmenti merceologici, tanto che nel
2020, per la prima volta, sono stati superati in Italia i 15 kg di consumo pro-capite annuo. Oggi, la quasi totalità dei
nostri connazionali (98%) consuma surgelati e ciò vale per tutte le classi d’età, aree geografiche e tipologie di
famiglia, senza esclusioni. Ma cosa c’è nel freezer degli italiani? Rispetto a prima della pandemia, ci sono prodotti
nuovi e che non consumavamo? L’IIAS – Istituto Italiano Alimenti Surgelati, in collaborazione con la società di ricerca
BVA-DOXA, ha fotografato i nuovi trend del comparto, per svelare come sia cambiato, nell’ultimo biennio, il freezer
degli italiani e l’approccio al consumo di frozen food, anche in base alle diverse tipologie di famiglie e fasce d’età.
Dal 2020 ad oggi, oltre la metà degli italiani (54%) ha aumentato il consumo di surgelati (18% notevolmente e 36%
moderatamente) e questa evidenza è emersa in modo più marcato al sud che al nord Italia e fra i giovani e nelle
famiglie con figli piccoli. E proprio queste ultime, insieme agli under 35, risultano essere gli user più frequenti di
prodotti sottozero: li consumano in media più di 2 volte a settimana (circa 2,44).
Un dato così eclatante da aver spinto sempre più famiglie a cambiare il proprio freezer o frigorifero, a favore di un
elettrodomestico più capiente: +32,3% di nuovi freezer nel 2020 e +40% di frigoriferi di grandi dimensioni 1 .
“Nell’ultimo biennio, si è rafforzata la nostra relazione di fiducia con i prodotti surgelati, di cui ormai riconosciamo
l’alta qualità e sicurezza. Si è diffusa di fatto una ‘cultura del surgelato’, che lo ha integrato maggiormente nella nostra
routine come alimento che può aiutare scelte salutari, anche per l’alimentazione dei bambini, e che ci permette di
rispettare con maggiore frequenza pure i dettami della nostra dieta Mediterranea. Se la varietà è la prima regola di
un’alimentazione sana, non c’è dubbio che il surgelato abbia contribuito a riportare nel quotidiano di molte famiglie
alcuni alimenti che, per caratteristiche di preparazione o costo (si pensi al pesce o a un minestrone), venivano
consumati meno di quanto la scienza nutrizionale consigli. Le qualità intrinseche dei prodotti sottozero oggi li hanno
resi alleati imprescindibili per i consumatori di tutte le età, aree geografiche e tipologie di famiglia, senza eccezioni,
perché permettono di avere sempre a portata di mano i prodotti che amiamo, limitando (o addirittura azzerando) gli
sprechi, con un bel risparmio economico”, commenta Giorgio Donegani, Presidente IIAS.
CRESCE LA VOGLIA DI PRODOTTI NUOVI. VEGETALI I PIU’ SCELTI DAI SINGLE, ITTICO DA FAMIGLIE CON FIGLI
L’incremento dei consumi di surgelati si riflette anche in un aumento della varietà: 3/4 degli intervistati (74%)
dichiarano di aver messo nel proprio freezer prodotti sottozero mai provati prima, assaggiando un po’ tutte le
tipologie: dai vegetali agli snack, dalle pizze al pesce e ai piatti pronti.
Verdure, pesce e pizze surgelate si confermano i prodotti “must have”, sempre presenti nei nostri freezer, anche
post Covid. Ma con alcune differenze: i vegetali sottozero risultano i più amati dai single e dalle coppie senza figli
(44%), mentre i prodotti ittici in versione frozen hanno conquistato sempre più spazio sulle tavole delle famiglie con
bambini (40%) e al centro Italia.
Pizze, snack e patate fritte ottengono il 26% delle preferenze di tutti, che sale al 29% al Nord-est e al 30% nei nuclei
familiari con figli piccoli. Non mancano nel freezer degli italiani anche i piatti pronti (13%), alimenti pratici che
continuano ad essere scelti anche dopo la prima fase di pandemia e che risultano più presenti nei freezer dei single
senza figli (16%) e al centro Italia (15%). Nel freezer delle famiglie con figli grandi, invece, c’è posto per tutti i prodotti
surgelati in ugual misura: il 30% compra dagli ittici ai vegetali, dalle pizze agli snack. Quattro italiani su dieci (43%),
infine, dichiarano di congelare autonomamente anche alimenti per fare scorte (come pane, carne, sughi o altre
preparazioni casalinghe): lo fanno soprattutto al Nord-est.
PRATICI, VERSATILI, NUTRIENTI E ANTI-SPRECO: ECCO PERCHE’ I SURGELATI RIEMPIONO IL CARRELLO DELLA SPESA
Per tutte le categorie merceologiche sottozero, il principale driver d’acquisto per i consumatori italiani si conferma la
praticità (70%): lo pensano soprattutto le donne, al Nord-est e nella fascia d’età tra i 35 e i 54 anni.
Seguono la possibilità di variare il menù (37%), come dichiarano in particolare le famiglie con figli piccoli, e di ridurre
gli sprechi (25%), a cui mostrano grande attenzione le coppie senza figli. Rilevanti anche il contenuto nutrizionale: il
22% considera i surgelati analoghi ai prodotti freschi sotto questo profilo e la convenienza (22%), soprattutto al Sud e
nelle famiglie con figli. Infine per il 17% del campione, i frozen food sono anche un aiuto a risparmiare: lo confermano
in particolar modo gli under 35 e i single senza figli.
CON LA PANDEMIA, RECORD DI ACQUISTI ON LINE: NEL 2021, QUASI +21% DI SURGELATI
A inizio pandemia (nel 2020), l’Italia è stata tra i Paesi europei dove l’e-commerce nel grocery è cresciuto di più: circa il
60%. La spesa online di prodotti alimentari venduti dai supermercati è raddoppiata, superando la quota del food
delivery (cresciuta del +46%) e raggiungendo il valore di 921 milioni di euro 2 .
Per quanto riguarda specificamente i prodotti surgelati, le vendite on line nel 2020 hanno toccato cifre record:
+145% a volume e +152,4% a valore. E il trend positivo è proseguito anche nel 2021, in cui si è registrato un aumento
del +20,6 delle vendite a volume e del +17,4% a valore 3 .

1 Dati Osservatorio Findomestic

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