I progetti vincitori:
Il tema dell’edizione 2021 di SMACH è la parola “Fragile”, argomento strettamente legato al momento storico in cui siamo immersi. i partecipanti si sono cimentati liberamente offrendo il loro contributo senza limiti di tecnica e contenuto, ma mantenendo sempre l’attenzione al contesto paesaggistico e culturale nel quale intervengono.
Ogni operà è stata ideata appositamente per uno dei siti selezionati dalla Biennale SMACH. Le località prescelte sono: Le da Rina, Chi Jus, Pra de Pütia, Forcela de Furcia, Val dl’Ert, Tru di Lec, La Crusc, Armentara, Fanes, Pederü. I siti si trovano tutti tra i 1.100 e i 2.300 mt., in Val Badia e compongono un tragitto circolare percorribile in 3 giorni di escursioni.
I vincitori riceveranno un premio in denaro di 2.000 € per ogni progetto ed una residenza per ogni artista di massimo 4 giorni per l’allestimento dell’opera. Le residenze avranno luogo solo in conformità con quelle che saranno, al momento dell’allestimento della biennale, le normative vigenti in caso di viaggi internazionali e le eventuali restrizioni dovute al Covid.
Sara Ambrosini & Giorgia Marchetti | “Metafisica dell’occasione” | Milano, Italia
“Metafisica dell’occasione” è un’opera dedicata alla ricerca dei significati ambigui celati dal linguaggio e dalle sue interpretazioni.
Atelier Poem: Alice Cecchini & Roman Joliy, “La casa della narrativa” | Urbino, Italia
L’opera del duo di architetti è una riflessione sul cambiamento percettivo e valoriale che la pandemia ha generato sulla funzione abitativa della casa.
Xinge Zhang & Jiaqi Qiu | “Fragile as a rainbow” | Beijing, Cina
Per i cinesi Xinge Zhang e Jiaqi Qiu, la fragilità diviene elemento di forza se attraversata come percorso che porta alla consapevolezza.
Jose Antonio Barrientos de Oria | “Vial” | Malaga, Spagna
“Vial” è una scultura totemica che ci riporta alla tragedia della pandemia. La fragilità dell’uomo e della natura sono sintomo qui del disequilibrio tra la disponibilità delle risorse ed il loro utilizzo.
Nicoletta Aveni & Elisabetta Trussoni | “sup-Portare” | Aosta, Italia
Un’opera sul tema delle relazioni, sulla loro intimità e sugli effetti che generano anche a lungo termine, a prescindere se all’interno delle loro dinamiche i soggetti siano forti o deboli.
Giacomo Savio | “Blu delle Dolomiti” | Nola, Italia
Il campano Giacomo Savio genera un senso di straniamento nello spettatore, collocando una cabina da spiaggia nel paesaggio montano.
Notta Caflisch | “Nation State or State of a Nation” | Chur, Svizzera
“Nation State or State of a Nation” è un lavoro sul senso di identità nazionale e sul valore più o meno attuale dei confini territoriali.
Dmitrii Khramov | “MAMA” | Samara, Russia
Quest’estate l’artista e la madre avrebbero trascorso le loro vacanze in montagna. Nella presentazione del progetto Dimitrii scrive: «Mom, I’ll show you the Alps»
Arturs Punte & Jekabs Volatovskis | “Fragile silence” | Riga, Lettonia
Un’enorme istallazione sonora rivela i suoni impercettibili della natura. Per il duo lettone, fragilità è la mancanza di consapevolezza di quello che c’è ma che non è percepibile se non vi è posta la dovuta attenzione.
VAZ: Andrea Ventimiglia & Alessandro Zotta | “2035” | St. Gallen, Svizzera
Un enorme timer scandisce il conto alla rovescia dal momento in cui gli effetti del riscaldamento globale saranno irreversibili. |